La maggior parte di noi incrocia le dita per la fortuna, sputa sulla spalla sinistra quando vede un gatto nero e si aspetta una lite quando versa il sale.
Particolarmente superstiziosi sono gli studenti che non si lavano i capelli, non si radono e non si tagliano le unghie alla vigilia degli esami, gli attori sono sicuri di sedersi sul copione, se lui, Dio non voglia, cadesse, e i piloti non cuciranno mai un bottone prima del volo.
Gli psicologi tedeschi hanno deciso di scoprire quanto la superstizione influenzi effettivamente il risultato e quale possa essere il meccanismo di questa influenza.
Studenti volontari hanno eseguito esercizi di coordinazione, risolto anagrammi e compiti di memorizzazione. È emerso che i risultati potevano essere due volte migliori se, prima dell’esperimento, ai partecipanti fosse stato augurato buona fortuna, se fosse stato mostrato che i pugni erano stati stretti per loro, o se almeno fosse stato lasciato loro un amuleto. Il meccanismo dell’autoipnosi stava funzionando al massimo delle sue potenzialità!
Trovandosi in una situazione di incertezza e cercando di influenzare in qualche modo l’esito favorevole, le persone, dopo aver dato un’occhiata al talismano, credono piamente che ci riusciranno.