Il mare, il sole d’estate e la sabbia calda… Anche una semplice passeggiata in riva al mare porterà molte sensazioni piacevoli ed effetti curativi. E se alla passeggiata si aggiunge un pizzico di gioco e di creatività, facendo scorrere le mani nella sabbia e imparando la tecnica della sand therapy, ci si troverà in un meraviglioso mondo di consapevolezza dei sentimenti. L’interazione con la sabbia rilassa, allevia le tensioni, apre la strada all’espressione di sé e dà voce al nostro inconscio.
Il sandplay è un tipo di psicoterapia che mira a risolvere i problemi interpersonali attraverso il lavoro dell’inconscio individuale e collettivo, il cui obiettivo principale è ottenere l’effetto di autoguarigione attraverso l’espressione creativa di sé.
Tra i tanti tipi di arteterapia, la sand therapy è uno dei più divertenti. Può essere particolarmente piacevole in spiaggia, dove gli ingredienti principali, sabbia e acqua, sono disponibili in quantità illimitata.
L’irresistibile attrazione per la sabbia è nota fin dall’infanzia. Le sue proprietà utili sono state notate già nell’antichità e nel 1929 la psicoterapeuta infantile inglese Margaret Lowenfield iniziò a utilizzare nel suo studio una scatola di sabbia. Negli anni Cinquanta, Dora Culff, una delle allieve di Jung, si interessò seriamente a questa tecnica. Studiò attentamente la tecnica e sviluppò un approccio junghiano alla terapia della sabbia.
Nella sua forma classica, una sessione di gioco con la sabbia viene condotta sotto la supervisione di un terapeuta. La sabbia viene posta in una speciale scatola di legno con i lati bassi. L’interno della scatola è dipinto di blu, a rappresentare l’acqua e il cielo. Un altro componente è un contenitore d’acqua. È necessario per bagnare la sabbia e creare diversi paesaggi con essa. Si utilizzano anche figure in miniatura: alberi, piante, pietre, animali, uccelli, pesci, personaggi delle fiabe, persone, case, automobili, treni — tutto ciò che fa parte del nostro mondo. Il cliente sceglie gli oggetti che preferisce e crea un’immagine tridimensionale del suo mondo.
Alcuni psicoterapeuti combinano la sabbioterapia con altre tecniche artistiche-terapeutiche, ad esempio la terapia delle fiabe e la terapia del gioco. Il campo di applicazione di questo metodo è piuttosto ampio: ansia, paure varie, stress, irritabilità, conflitti, instabilità emotiva, problemi del sonno.
1. LA TECNICA DELLA «COSTRUZIONE DI CASTELLI»
Come si possono applicare i principi dell’arteterapia in spiaggia? Si può costruire un castello di sabbia bagnandone la superficie con l’acqua. Immaginate che il vostro castello sia il vostro rifugio, i vostri beni, voi stessi. Com’è? Robusto e bello? O vecchio e fatiscente? Ospitale o intimidatorio? Pensate al motivo per cui è così com’è. Che cosa manca? Ha abbastanza porte e finestre, i suoi abitanti possono vivere liberamente al suo interno? Se sentite che manca qualcosa, pensate a cosa può essere paragonata questa mancanza nella vostra vita? Una mancanza di sicurezza? Di comunicazione? Pace mentale? Aggiungete al vostro castello tutte le cose che sentite che dovrebbe avere. Sentite la vostra vita trasformarsi insieme al vostro palazzo di sabbia.
2. LA TECNICA «CREA IL TUO MONDO
È facile arrivare a creare un mondo. Le tecniche di creazione dello spazio circostante sono presenti in arteterapia in molte varianti diverse. Ma l’aspetto principale è che vi calate nel ruolo di creatori e abbiate la possibilità di guardare il vostro mondo dall’alto e di apportare tutte le modifiche necessarie. Utilizzate sabbia asciutta e bagnata, acqua, pietre, ramoscelli, conchiglie, fiori: tutto ciò che avete a portata di mano e che vi sembra utile. Una volta terminato il processo di creazione, considerate il vostro mondo. Di che cosa è fatto? Ci sono montagne, fiumi, valli, castelli, giardini? Chi abita i suoi territori? Chi si aggira per i suoi sentieri? È un bel posto dove stare? Dove si trova esattamente il luogo più piacevole e sicuro? Se qualcosa non è abbastanza o è troppo, avete il diritto di cambiare tutto a vostro piacimento. Nessuno vi limita.
COSA CI DÀ LA TERAPIA DELLA SABBIA?
Naturalmente, è un’opportunità per esprimere ciò che non si può esprimere, per superare le difese psicologiche, per reagire alle esperienze emotive negative. È anche un’opportunità per rilassarsi, alleviare il dolore, aumentare la fiducia in se stessi e ripristinare l’integrità interiore. Possiamo guardare la situazione dall’esterno e vedere dettagli che prima non erano stati notati. Inoltre, questo tipo di arteterapia è un buon modo per sviluppare il potenziale creativo e armonizzare lo stato d’animo. Con il suo aiuto possiamo cambiare il nostro atteggiamento nei confronti di noi stessi, del nostro passato, presente, futuro e delle altre persone.
3. TECNICA DEL «DISEGNO DELLA FIABA
Disegnando sulla sabbia, potete illustrare gli eventi della vita che vi infastidiscono. Non è necessario disegnare ritratti dettagliati di colpevoli o amanti fastidiosi. Cerchi, bastoncini e altri scarabocchi sono abbastanza adatti. L’importante è che voi stessi capiate chi o cosa rappresentano. Osservate ciò che avete ottenuto e cercate di creare una breve storia, anche con elementi di finzione. Date ai personaggi le qualità che pensate manchino e trovate un lieto fine per questa storia di sabbia.
TUTTA LA FAMIGLIA
Non dovete usare queste tecniche da soli. Sentitevi liberi di invitare la vostra famiglia e i vostri amici a partecipare. I bambini saranno molto felici di giocare con voi. Le regole sono le seguenti: prima ognuno costruisce il proprio mondo, disegna il proprio disegno, poi i mondi vengono collegati da ponti e strade, i disegni vengono discussi insieme (ma non valutati), ognuno racconta la storia del proprio universo di sabbia.
I nostri problemi, le nostre offese e le nostre paure, toccando la sabbia, scompaiono, come se si dissolvessero nei suoi granelli di sabbia, lasciandoci rinnovati. L’estate è un’ottima occasione per conoscere più da vicino la sabbia. E se la conoscenza soddisfa le vostre aspettative, potete pensare di acquistare (creare) la vostra sabbiera domestica.