Gli scienziati hanno imparato a impiantare falsi ricordi. Ma per ora solo nei topi. I neurofisiologi hanno impiantato nel cervello dei topi un gene fotosensibile che ha iniziato a brillare ogni volta che i topi ricordavano qualcosa. I roditori sono stati poi messi in una gabbia dove hanno ricevuto lievi scosse elettriche. In seguito, sono stati spostati in un’altra cella. In un certo modo, influenzando i neuroni, gli animali sono stati costretti a ricordare l’ambiente della cella «pericolosa» — questo è stato mostrato da un’area incandescente del cervello. I topi si bloccavano per paura, in attesa dei colpi. In questo modo, i roditori «ricordavano» ciò che non era accaduto loro in questa gabbia.
Uno degli autori principali dello studio, Liu Xu, ha dichiarato che quando ha impiantato ai topi un falso ricordo, essi non sono riusciti a distinguerlo da quello reale. Il cervello dei topi è molto simile a quello umano per struttura e circuiti di base. Pertanto, lo studio delle sue reazioni può aiutare gli scienziati a capire come funzionano strutture simili nel cervello umano.
Il fatto che i nostri ricordi possano essere falsi è stato documentato. Questo è stato rivelato per la prima volta analizzando le testimonianze oculari negli anni Settanta. I ricercatori hanno posto delle domande ai testimoni di un incidente stradale, modificandole leggermente. Anche piccoli cambiamenti nelle domande hanno influenzato i ricordi dei testimoni oculari. Quando questo fu reso pubblico, la testimonianza dell’unico testimone dell’incidente non poté più essere usata come prova in tribunale. Molte persone condannate ingiustamente a causa dei ricordi dei soli testimoni sono state in seguito assolte.
«Da molte cellule cerebrali si attivano combinazioni diverse per ogni singolo ricordo», spiega il dottor Liu. — Quando ricordiamo qualcosa, possiamo apportare modifiche ai nostri ricordi ogni volta. A volte ce ne rendiamo conto e a volte no».
Gli scienziati ritengono che i risultati di questo esperimento faranno luce su come si formano i falsi ricordi negli esseri umani.