L’uomo è una creatura complessa, per cui qualsiasi cosa faccia, dietro ogni cosa si può scorgere un significato segreto. O non così segreto. In ogni caso, ogni nostra azione è una sorta di prova che aiuta gli altri a capire cosa rappresenti esattamente Vasya Pupkin come persona. Ma se possiamo controllare le nostre azioni ingannando gli altri, allora la scrittura è molto più complicata.
E questo perché, a differenza delle azioni, la calligrafia è formata da processi cerebrali subconsci. E questi ragazzi o non amano mentire o semplicemente non sanno mentire. Non è forse per questo che, partendo da quaderni di prima elementare assolutamente identici, alla fine ognuno sviluppa un proprio modo di scrivere? Qualcuno ha le lettere come i soldati, lisce e sottili, e qualcun altro ha riccioli, disegni e altre cose belle. Ogni riga ha la sua individualità e unicità. A proposito, avete mai notato come cambia la vostra scrittura con l’età? Non è difficile, credo, indovinare quale sia il segreto, no?
Naturalmente, l’interpretazione amatoriale secondo cui una scrittura tentacolare indica una mente ampia e una linea cadente è un chiaro segno di bassa autostima è solo uno scherzo infantile. Ma un grafologo veramente esperto può davvero determinare i lati deboli e forti della personalità, le attitudini e i talenti, persino il livello di QI e QE (intelligenza emotiva). Per farlo, però, non basta leggere qualche libro con illustrazioni dettagliate. Questa abilità viene appresa in scuole specializzate di grafoanalisi, e per un periodo piuttosto lungo, ma allo stesso tempo si imparano tutte le sottigliezze e le complessità di questa meravigliosa arte.
D’altra parte, come accade di solito con la mente subconscia, una persona può vivere la sua vita, «fissando il primus» e non avendo alcuna idea particolare di ciò che sta accadendo nei recessi oscuri del suo cervello. È qui che un grafologo si rivela utile — e non è necessaria l’ipnosi.
Un ottimo ausilio, tra l’altro, nel difficile compito della conoscenza di sé è il test del disegno, proposto agli inizi del Novecento dallo psicologo tedesco Eric Wartegg e oggi piuttosto diffuso in Europa. Nel nostro Paese è ancora poco conosciuto, ma in alcuni Paesi (in Germania, ad esempio, in Francia e in Israele) viene spesso utilizzato anche in fase di assunzione insieme all’analisi della grafia.
Il test in sé è un modulo composto da otto caselle. Il disegnatore deve continuare ciascuna delle otto immagini. È molto importante sapere quale quadrato ha disegnato in quale sequenza. Il segreto è che le «immagini di partenza» e l’ordine della loro disposizione nel riquadro sono scelti in modo tale che ogni simbolo si riferisca esclusivamente alla sua sfera di influenza. In poche parole, il disegnatore disegna inconsapevolmente ciò che la sua mente subconscia pensa su un particolare argomento, sia esso l’autostima di una persona o le sue ambizioni di carriera.
Non è consigliabile utilizzare il test di Wartegg da solo, anche se da solo può fornire un quadro abbastanza completo delle paure e delle ansie attuali di una persona, dei suoi progetti e delle sue speranze, delle relazioni con gli altri e con se stesso in un determinato momento. Tuttavia, non risponde alle domande «Perché succede?» e «Queste difficoltà sono temporanee o hanno dei presupposti innati?». Tuttavia, attraverso le caratteristiche grafiche della pressione, delle singole linee e delle ombreggiature, si può comunque avere un’idea della personalità e del carattere di una persona.
OXANA FEDOROVA, conduttrice televisiva, «Miss Universo» «Fiore dell’Amore» 1° quadrato L’immagine è una tipica soluzione femminile. Vale la pena di prestare attenzione alla natura dell’immagine di questo fiore: il punto (Ego, Io) è al centro di un piccolo cerchio con molti petali adiacenti. Sia il cerchio che i petali coprono il punto centrale dalle influenze esterne, agendo come una sorta di scudo, di meccanismo protettivo. Una persona chiusa e selettiva nasconde i veri sentimenti e le emozioni. «Fuga dalla pioggia» 8° quadrato Nel disegno si può notare il desiderio umano di trovare un riparo, un luogo dove sia possibile nascondersi dalle influenze esterne, dall’influenza negativa dell’ambiente. C’è un bisogno di riposo, un’opportunità di sentirsi al sicuro. La posizione del quadrato riflette la super urgenza di questa intenzione per oggi. «Brocca — grazia» 2° quadrato La brocca ricorda la sagoma di una persona. L’enfasi è spostata sulla sagoma, che viene trasmessa con una forte pressione e un disegno inferiore. Ora un uomo sta incontrando alcune difficoltà di adattamento sociale: il suo ruolo nella società non è ancora pienamente definito, si dà molto all’immagine, alla componente esterna, mentre la profondità, l’essenza rimangono nascoste, implicite. Una forte tensione nelle manifestazioni psicomotorie indica insoddisfazione per questo stato di cose. In «In cima al mondo» 3° quadrato il movimento prosegue fino ai limiti del quadrato, il che riflette l’ambizione e le alte pretese del disegno. E il nome stesso del disegno indica che siamo di fronte a una persona che vuole realizzarsi al massimo delle sue possibilità.