I libri di Harry Potter, famosi in tutto il mondo, sono stati a lungo un argomento di discussione. Alcuni critici, sociologi e leader religiosi ritengono che il mondo magico di J.K. Rowling sia dannoso per i bambini, mentre altri lo considerano un’opportunità per il loro sviluppo.
Psicologi italiani, guidati da Loris Vezzali, hanno condotto tre esperimenti correlati: per un mese e mezzo i bambini si sono incontrati con uno psicologo e insieme hanno letto e discusso brani tratti dai libri di Harry Potter. Tutti i brani, in un modo o nell’altro, riguardavano momenti in cui gli eroi del libro si comportavano in modo maleducato o intollerante, e il protagonista cercava sempre di stabilire rapporti con loro. Dopo la lettura, è stata condotta un’indagine tra gli alunni, che ha rivelato il miglioramento degli atteggiamenti dei ragazzi nei confronti di immigrati, rifugiati e omosessuali. Secondo la psicologa, lo spazio per la fantasia che si trova nei libri della Rowling permette alla psiche adolescenziale emergente di trattare ciò che accade nella realtà con maggiore comprensione, il che, a sua volta, favorisce la tolleranza nel bambino.
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