I telefoni cellulari possono portarci fuori strada

I telefoni cellulari ci mandano fuori rotta

Parlare e mandare messaggi al cellulare mentre si cammina sembra naturale e semplice, ma si scopre che può alterare l’andatura e portare a cambiamenti nei processi di memoria.

Per partecipare all’esperimento, gli esperti della Stony Brook University hanno raccolto 33 volontari di circa 20 anni che possedevano un cellulare ed erano in grado di mandare messaggi. Per valutare la capacità dei partecipanti di orientarsi nello spazio, gli scienziati hanno bendato ciascuno di loro e hanno chiesto loro di camminare a passo sostenuto verso un luogo prestabilito a una distanza di 8 metri. Questa esperienza è stata ripetuta tre volte. Dopo ogni camminata, gli scienziati hanno registrato il tempo impiegato dalla persona per completare il compito e il punto esatto in cui si è fermata.

Una settimana dopo, i partecipanti sono stati invitati di nuovo in laboratorio. Questa volta gli scienziati li hanno divisi in tre gruppi: il primo gruppo ha eseguito lo stesso compito della prima volta, il secondo gruppo ha fatto lo stesso mentre parlava al cellulare e il terzo gruppo ha mandato un messaggio mentre camminava verso il punto corretto.

«Siamo rimasti sorpresi nel constatare che parlare al cellulare e mandare messaggi ha un effetto così dirompente sull’andatura di una persona e sulla sua capacità di essere consapevole di dove si trova l’obiettivo spaziale verso cui si sta muovendo», ha condiviso Eric M. Lamberg, coautore dello studio e professore di psicologia clinica presso il Dipartimento di Terapia Fisica della Stony Brook University.

Il test ha dimostrato che i partecipanti che hanno usato il cellulare per parlare o mandare messaggi mentre si muovevano verso l’obiettivo hanno ottenuto risultati significativamente peggiori rispetto a quelli che camminavano con gli occhi chiusi. La loro velocità era rispettivamente del 33% e del 16% inferiore. Inoltre, coloro che stavano digitando testi hanno deviato dalla rotta, mostrando un aumento del 61% della deviazione laterale e un aumento del 13% della distanza.

Anche se camminare sembra essere un’azione automatica, le aree del cervello che la controllano devono essere attivate. Il professor Lamberg afferma che la diminuzione della velocità e la difficoltà nel seguire un percorso indicano che quando si usa un telefono cellulare, la memoria di lavoro è completamente impegnata nel compito.

«Utilizzeremo i risultati per aiutare i pazienti che necessitano di terapia fisica. Li aiuterà a capire che alcune attività durante la terapia possono influenzare l’andatura o alcuni aspetti della memoria», ha detto Lamberg. Lo scienziato ha sottolineato che l’uso del cellulare mentre si cammina influisce negativamente sull’attività del «mondo reale» di una persona, che è esattamente ciò che è fondamentale nel processo di recupero.

Fonte: Sciencedaily.com