I sentimenti sono un’aspirazione

Sensazioni da portare via

Nella nostra società esistono inibizioni globali sui sentimenti. Ci vengono imposti fin dall’infanzia: «Non osare arrabbiarti con i tuoi genitori», «Sei troppo allegro» e così via. Di conseguenza, iniziamo a reprimere i nostri sentimenti, a mostrare timidamente le nostre esperienze. Il viso diventa come una maschera: muscoli tesi, mancanza di espressioni facciali, sguardo fisso, problemi di vista, emicranie, invecchiamento precoce. Ci priviamo della gioia di vivere e della sua pienezza.

L’Abhinaya, l’antica arte indiana di esprimere le emozioni nella danza che risale a migliaia di anni fa, può aiutarvi a rivitalizzare il vostro viso e a riconquistare il diritto all’espressione emotiva. Vi proponiamo di eseguire gli esercizi insieme a un famoso maestro di danza tradizionale indiana kathak, un insegnante con trent’anni di esperienza Guru-ji Ashwani Nigam.

«GIOCARE CON IL SENTIMENTO».

Ricordiamo al viso come esprimere i sentimenti. Per farlo, recitate davanti a uno specchio ciascuna delle esperienze descritte di seguito. Abhinaya è un’arte di teatro-danza, quindi l’espressione dei sentimenti in essa è esagerata, esagerata. Cercate di massimizzare le espressioni facciali, impegnando tutti i muscoli del viso, della bocca e degli occhi. Questa eccessività contribuisce all’efficacia dell’esercizio, aiuta a ottenere il permesso interiore per i sentimenti e ad attivare la memoria inconscia del corpo sull’espressione sana dei sentimenti. Grazie all’esercizio, esprimere i sentimenti diventerà più facile, il viso sarà più vivace, giovane, mobile, espressivo e l’umore migliorerà.

All’inizio, prendetevi qualche minuto per ogni sentimento. Collegate le mani, perché la gestualità è un importante canale di espressione emotiva. Poi accelerate il ritmo, cambiate le sensazioni sul viso sempre più velocemente, scegliendole in ordine sparso.

Questo esercizio aiuta:

per uscire dal blocco emotivo — dalla depressione, dall’abbattimento, dalla disperazione, dalla tristezza e così via; per cambiare il proprio stato emotivo e persino regolarlo consapevolmente: se raffiguriamo un’emozione per almeno qualche minuto, iniziamo a sentirla davvero.

Il kathak è uno stile di danza classica diffuso nell’India settentrionale. Tradotto dalla lingua hindi come «colui che racconta una storia».

1. ATTENZIONE:

Le sopracciglia sono sollevate «a casa» ma gli occhi sono leggermente coperti. Occhi inumiditi, fronte aggrottata, bocca rilassata e socchiusa, angoli delle labbra abbassati, guance morbide.

2. RITROVAMENTO:

testa tirata indietro, viso leggermente chinato e solcato, occhi socchiusi, angoli delle labbra abbassati, sembra che vi stiate allontanando da un oggetto che vi è sgradito.

3. CALMA:

collo dritto, nuca tirata verso l’alto, mento leggermente abbassato, le palpebre coprono gli occhi, lo sguardo è diretto verso il basso, tutto il viso è rilassato.

4. FANTASTICO:

testa spinta in avanti e inclinata lateralmente, sopracciglia sollevate, occhi allargati, bocca socchiusa.

5. AMORE:

un leggero sorriso sulle labbra, sguardo di lato, fondo in alto, testa inclinata di lato, sguardo attento e concentrato.

6. RABBIA:

collo dritto e teso verso l’alto, testa come sollevata, mascella serrata, narici dilatate, sguardo verso il basso, occhi spalancati, tutto il viso teso.

7. LOTTA:

testa inclinata all’indietro e premuta sulle spalle, sopracciglia e palpebre superiori sollevate ma pupille abbassate, bocca tesa e socchiusa, energia compressa all’interno.

8. GIOIA:

occhi che irradiano energia, bocca aperta in un ampio sorriso, denti visibili, energia che fluisce dall’interno all’esterno.

9. EROISMO:

testa sollevata, mento spinto verso l’alto, sguardo dritto e concentrato, mascella serrata, mento spinto in avanti.

«PRATICA DELLO SPECCHIO»

Questo esercizio si svolge a coppie. Uno dei due partner mostra i sentimenti sul viso e li accompagna con i gesti. Si fa con calma, come al rallentatore. Il compagno, come uno specchio, deve ripetere tutto.

Questo esercizio aiuta:

Oltre all’effetto simile all’esercizio precedente, questa pratica sviluppa la sensibilità emotiva nel contatto, l’empatia (empatia), la capacità di sentire l’interlocutore, di capire cosa gli sta succedendo. Questa pratica è ottima per le coppie, in quanto favorisce la «sintonia», la capacità di capirsi e di adattarsi — perché in una relazione questo è a volte così necessario.