I neonati sono in grado di riconoscere le emozioni degli adulti. Sono particolarmente attenti alle voci sconosciute e alle intonazioni tristi della voce. È quanto emerge da uno studio del King’s College di Londra, pubblicato sulla rivista Current Biology.
Evelyn Mercure e Anna Blasey hanno studiato l’attività corticale di bambini di età compresa tra i 3 e i 7 mesi. Se i bambini sentivano suoni neutri non familiari (come tosse, starnuti o sbadigli), attivavano la loro percezione in modo più intenso rispetto a quando sentivano suoni di giocattoli familiari. Si sono attivate le aree corticali che negli adulti sono responsabili dell’attività vocale.
Ma, sorprendentemente, queste aree si attivavano ancora di più se i bambini ascoltavano intonazioni tristi degli adulti.
I ricercatori ritengono che questi dati cambino globalmente le idee sullo sviluppo dei bambini nella prima infanzia.
«I nostri risultati dimostrano che la corteccia cerebrale dei bambini è più matura di quanto si pensasse in precedenza», afferma Evelyne Mercure. — È un fatto sorprendente che dimostra che la specializzazione della corteccia cerebrale inizia fin dall’inizio dello sviluppo infantile».
Fonte: ScienceDaily
