Un nuovo studio della Robert H. Smith School of Business dell’Università del Maryland ha scoperto che, sebbene i telefoni cellulari offrano l’opportunità di creare connessioni sociali, il loro utilizzo rende le persone egoiste.
Gli esperti hanno raccolto persone di età compresa tra i 20 e i 29 anni e hanno condotto una serie di test volti a individuare l’impatto dei telefoni cellulari sul livello di reattività. I ricercatori hanno scoperto che anche dopo una breve conversazione al cellulare, le persone sono meno empatiche nei confronti degli altri. Ad esempio, i soggetti erano più propensi a rifiutare il lavoro di volontariato o meno disposti a risolvere i problemi, anche sapendo che ogni risposta fornita avrebbe raccolto fondi per la beneficenza. La diminuzione dell’empatia è stata osservata anche quando ai partecipanti all’esperimento è stato chiesto di disegnare semplicemente il proprio dispositivo mobile e di pensare di usarlo.
Anche se l’età dei partecipanti all’esperimento era limitata, gli scienziati ritengono che i risultati dell’esperimento siano validi per tutte le fasce d’età.
Perché l’uso comune dei telefoni cellulari ci rende meno reattivi? I ricercatori ritengono che abbia a che fare con il senso di distacco sociale. Tutte le persone hanno un bisogno intrinseco di connettersi con gli altri, ma una volta soddisfatto questo bisogno, ad esempio parlando al cellulare, la capacità di empatia e di reazione diminuisce naturalmente. «Il telefono cellulare crea facilmente un senso di connessione con gli altri, soddisfacendo così il bisogno umano fondamentale di appartenere a qualcuno», afferma una delle autrici dello studio, la professoressa di marketing Rosellina Ferraro.
«La connessione sociale è simile al cibo. Quando si ha fame, manca il cibo, e quando ci si sente soli, manca la compagnia umana. Quando questa mancanza viene affrontata, ci sentiamo ‘socialmente pieni’ e non abbiamo alcun desiderio di aiutare le persone», afferma Adam Weitz, autore principale dello studio. — Le persone parlano spesso del proprio sovraccarico morale nei giorni in cui hanno avuto molte riunioni. Si sentono distrutti. Questo conferma le nostre scoperte. Anche se una persona è davvero incline all’empatia, ci sono momenti in cui perde la capacità di comunicare con gli altri».
Weitz e i suoi colleghi hanno anche affermato che quando una persona si sente parte di un’azienda, risveglia in lei un desiderio di esclusività e un senso di «noi contro gli altri». Questo fa sì che consideri le persone «fuori dal cerchio» come non degne di attenzione.
Come ulteriore esperimento, gli scienziati hanno testato come Facebook e altri social network influenzino il livello di empatia umana. È emerso che i telefoni cellulari forniscono un senso di connessione maggiore rispetto alle risorse online.
«Data l’ubiquità dei telefoni cellulari, essi hanno il potenziale per avere ampie implicazioni sociali», ha concluso Ferraro.
Fonte: healthland.time.com