È tutto a posto! Test.

Va bene così! Il test

Le parole influenzano la fisiologia umana. Alcune ci danno forza, altre ce la tolgono. Potete verificarlo voi stessi. Provate il test dell’O-ring, sviluppato dal medico e specialista di agopuntura Yoshiaki Omura.

Non sempre siamo consapevoli dell’impatto delle parole che pronunciamo. Tuttavia, disponiamo di una «macchina della verità» che ci permette di determinare la direzione di tale influenza. Non sono necessari dispositivi complessi, luci lampeggianti e registratori stridenti. Bastano due mani e un partner che accetti di aiutarci. In futuro, sarà possibile fare a meno di un assistente.

1.

Innanzitutto, fate un elenco delle vostre parole «stressanti». Ad esempio: aereo, esame, presentazione, freddo. Poi scegliete parole positive. Ad esempio: vacanza, mare, calcio, festa, vittoria. L’elenco di ognuno è diverso.

2.

Poco prima dell’esame, bere acqua. Togliete l’orologio dalla mano. Sedetevi su una sedia, guardate dritto davanti a voi, con i piedi paralleli e le spalle dritte. Le ginocchia e i piedi non devono toccarsi. Le dita non devono essere incrociate.

3.

L’indicatore muscolare è la mano. Formare un anello con il pollice e l’indice. Il palmo della mano e i cuscinetti delle dita devono essere rivolti verso l’alto. Pronunciare le parole chiave mentalmente o ad alta voce. A questo punto, al vostro segnale, l’assistente cerca di stringere l’anello, testando la forza del tono muscolare. A volte l’anello tiene, a volte non c’è forza per tenerlo, il che ci «rivela» la parola chiave. Se il riflesso di compressione è troppo forte, l’anello viene chiuso dal pollice e dal medio o dal pollice e dall’anulare. Non è una gara.

4.

Determinare la differenza di tono muscolare. Una volta compresa, è possibile sganciare l’anello da soli, senza l’aiuto di un assistente. Con un’influenza positiva, i muscoli si tendono; con un’influenza negativa, reagiscono rilassandosi. Ricordate i nomi di due persone. A una di esse dovete riservare un trattamento di grande simpatia, all’altra dovete essere antipatici. Vi accorgerete subito della differenza.

Ora potete estendere l’esperimento testando le parole di cui non conoscete la reazione. Con l’aiuto dell’O-test potete verificare l’impatto positivo e negativo di stimoli e impressioni esterne o interne (parole, pensieri, oggetti) sul vostro stato. I fan del test scelgono in questo modo anche i farmaci e i partner. Bisogna essere consapevoli dei limiti del metodo, che misura la reazione interna del corpo allo stimolo, ma niente di più.