Consultazione, 25 ottobre 2011

* L’immagine è cliccabile

Propongo di concentrarmi sul tema della creatività nel counseling. È importante definire il concetto stesso della parola «creatività» per poter parlare della stessa cosa. La creatività è un’attività che crea un valore materiale o spirituale qualitativamente nuovo. Alcuni considerano la creatività come una serie di abilità, che spesso comportano azioni secondo un modello o uno schema, come ad esempio il ricamo, le perline, la cucina, la fotografia, ecc. La caratteristica distintiva della creatività è l’unicità del risultato, che implica indipendenza e individualità, flessibilità, pensiero combinatorio e creativo.

L’immaginazione e il pensiero associativo sono ben sviluppati. Avete un gusto estetico sviluppato, un senso della forma, del ritmo, delle proporzioni. Sai davvero disegnare, comporre, danzare, fare stilistica, ad esempio, di interni, ecc. Tieni molto alla componente estetica del tuo lavoro.

Tuttavia, la vostra scrittura trasmette anche una serie di complessità che possono ostacolare lo sviluppo delle capacità creative. Mi soffermerò su alcune delle più evidenti.

C’è un conflitto (contraddizione) tra «io-reale» (autostima reale) e «io-deale» (immagine di sé desiderata).

C’è una sostituzione nella vostra vita: la realtà è sostituita da un mondo immaginario. Vivete nell’illusione, spesso fuggendo dal reale. Nel mondo dei sogni e delle fantasie ci si sente più felici e sicuri di quanto si compensi l’insoddisfazione per la vita reale, la giornata di oggi. La ragione di ciò è un complesso interiore piuttosto forte, una visione errata di se stessi, dei propri punti di forza e di debolezza, profonda e nascosta alle esperienze esterne. Il «sé reale» non corrisponde al «sé ideale», la vera bassa autostima è compensata da autocritica e orgoglio.

Da un lato avete bisogno di comunicazione e di persone, ma dall’altro avete difficoltà nella comunicazione interpersonale e create voi stessi degli ostacoli. Potete essere difficili da capire, siete chiusi e selettivi, potete essere arroganti, comunicare con eccessiva pomposità. Le persone che vi circondano possono mancare di apertura, sincerità, schiettezza, semplicità e disinvoltura. La vostra individualità, il vostro vero io, si nasconde sotto una maschera creata ad arte, un’immagine che vi sforzate di far corrispondere.

Per voi è importante dare un’impressione. Nella scrittura c’è bisogno di attenzione, dipendenza dalle valutazioni, ansia, atteggiamento doloroso nei confronti delle critiche.

Queste tendenze portano alla passività, alla difficoltà di superare gli ostacoli della vita, alla difficoltà di adattamento e alla riduzione della motivazione. Ci si racchiude consapevolmente in certe «cornici», ci si libera solo nella propria immaginazione.

In base all’analisi della sua scrittura, ho ragione di credere che tutti questi problemi derivino dall’infanzia, cioè dalla mancanza di amore materno, di cure e di affetto, e dalla mancanza di sicurezza. Dentro di lei si sente non protetto e vulnerabile, e questo spiega il suo atteggiamento difensivo, la sua fuga nel mondo delle fantasie e la sua passività. Le consiglio di riflettere sulle mie parole e magari di rivolgersi a uno psicologo per risolvere questi complessi e queste difficoltà.

Per la vera creatività, l’inventiva, ti mancano flessibilità, motivazione, apertura alle novità, partenza attiva, indipendenza di pensiero e indipendenza dagli stereotipi.

Avete ottime qualità: siete pazienti, disciplinati, coerenti, molto diligenti e attenti. Inoltre, non dovete trascurare il vostro potenziale creativo. Scegliete un hobby, un passatempo in cui possiate realizzarvi creativamente. Assicuratevi di scegliere un lavoro con una componente estetica, sviluppandovi in questa direzione.