I sostenitori della classificazione delle persone in egoisti e altruisti discutono appassionatamente i pro e i contro dell’una o dell’altra strategia comportamentale. Alcuni sostengono i vantaggi di un comportamento basato sull’interesse personale, altri lodano il sacrificio e l’altruismo.
Alla domanda su cosa sia una persona, semplicisticamente possiamo rispondere che è il suo mondo interiore e le interazioni con il mondo circostante. Pertanto, è inutile contrapporre una strategia all’altra. Sono due aspetti dello stesso processo.
Mi sembra che prima di sviluppare teorie, una persona debba rendersi conto di se stessa e dei suoi veri interessi nella pratica. Il che non è così facile come sembra. Dopo questa presa di coscienza, l’inverosimile questione di cosa essere, altruista o egoista, passa in secondo piano, lasciando il posto alla comprensione del «mio» e del «non mio».
Gli interessi dichiarati consapevolmente sono solo la punta dell’iceberg, una persona ha molti interessi nascosti e inconsci. I più semplici e quelli che stanno in superficie sono quelli di cui si parla sempre. Le persone possono ambire al successo, alla fama, alla ricchezza semplicemente perché questi obiettivi sono ipertrofizzati grazie alla pubblicità di una bella vita. Le fonti esterne ci influenzano in modo tale da farci vedere in una forma distorta: alcuni dei nostri interessi non si realizzano affatto, l’importanza degli altri nella nostra vita viene sminuita o esagerata.
Egoismo e altruismo sono valutazioni esterne che non tengono conto né delle motivazioni interne nascoste delle azioni né delle loro conseguenze.
Considerazioni che sembrano non avere alcun beneficio materiale possono portare a una persona altri dividendi, intangibili. Alcune persone fanno beneficenza per soddisfare il loro desiderio di notorietà, mentre altre si sentono autovalutate quando tutti hanno bisogno di loro.
Credo che non sia importante il motivo per cui una persona agisce, egoista o altruista, ma è molto più importante il probabile risultato di queste azioni. Steve Jobs non era altruista, ha fatto un sacco di soldi, ma la luce del suo iPhone ha portato benefici e piacere a molte persone. I nobili motivi altruistici sono spesso insidiosi: instillano un complesso di missione nella persona che li guida. Egli crede che se le sue azioni non sono basate su benefici materiali, è più spiritualizzato e quindi giusto. L’altruismo è una forza terribile.
Per me sono sempre sospettose le persone che si sacrificano quotidianamente in modo sfacciato.
L’idea del sacrificio, che spesso viene promossa, ha portato a sacrificare le persone diverse dalla maggioranza o a sacrificarle per una super-idea. Il risultato di questa selezione negativa è quello che stiamo raccogliendo. Le persone migliori non sono forse morte durante la rivoluzione e la repressione?
È normale sacrificarsi per il bene dei figli, per il bene dei propri cari. È assurdo sacrificarsi per una super-idea come la vittoria del socialismo nel mondo.
SE AMI, DIMOSTRALO. COMPRESO L’AMOR PROPRIO
L’egoismo non è starnutire contro tutti. Si può starnutire contro tutti su un’isola deserta, ma nella vita reale una persona è il suo atteggiamento: quando si starnutisce contro gli altri, si starnutisce contro se stessi.
L’amore per se stessi e l’amore per gli altri non sono alternativi. Se dentro una persona c’è odio, odierà gli altri; se c’è amore, lo proietterà verso il mondo esterno. Un sentimento diretto verso l’esterno non è che una proiezione dell’interno. Se una persona, commettendo un atto, afferma di farlo per amore, ma non vediamo la proiezione interiore di questo amore su di sé, allora bisogna dubitare di questo sentimento. Non si possono amare gli altri senza accettare se stessi.
L’amore per se stessi non consiste nell’assecondare tutti i propri desideri; inizia con la comprensione di se stessi e la cura di sé.
LA RUSSIA È UN’ANIMA GENEROSA?
L’indagine sociale europea (ESS) ha permesso di tracciare un ritratto dei valori della popolazione russa rispetto a quella europea. I risultati, ottenuti già nel 2008-2009, contraddicono la convinzione di molti che la generosità e l’altruismo siano propri dei russi.
Sulla base delle risposte degli intervistati al questionario Schwartz Portrait Value, sono stati stabiliti i valori di primo livello. Questi dati ci hanno permesso di calcolare gli indici di valore degli altri livelli. Consideriamo valori come «Autoaffermazione» — «Cura» per le persone e la natura.
In termini di espressione media di queste categorie, la Russia occupa posizioni vicine ai margini. Il valore dell’autoaffermazione è più fortemente espresso tra i russi, mentre il valore della cura è più debole rispetto ai residenti dei Paesi europei. La differenza statisticamente significativa suggerisce che la Russia è caratterizzata da un elevato orientamento verso i valori di autoaffermazione a scapito dei valori di cura per le persone e la natura.